LA NOSTRA NAZIONALE
agli ottavi l'italia trova una squadra ospitante: la corea del sud, L'Italia, senza Nesta (alle prese con i postumi dell'infortunio), né Cannavaro (squalificato), vacilla nei primi minuti: dopo 4', la Corea potrebbe già approfittarne su un calcio di rigore regalato dall'arbitro Byron Moreno, ma Buffon intuisce la traiettoria del tiro di Ahn Jung-hwan e devia in calcio d'angolo. L'Italia si riassesta e va in gol al 18º: sugli sviluppi di un calcio d'angolo, è Christian Vieri (al quarto centro personale, nono complessivo ai Mondiali) a portare la sua nazionale in vantaggio. Nel secondo tempo, nonostante l'arbitraggio a sfavore e diversi scontri al limite (Francesco Coco finirà la gara con una vistosa fasciatura alla testa; Gianluca Zambrotta subisce un brutto fallo da tergo da Choi Jin-cheul e s'infortuna; Del Piero riceve una gomitata a gioco fermo da Kim Tae-young; Paolo Maldini prende un calcio in testa a palla lontana non sanzionato dall'arbitro), l'Italia argina le avanzate coreane e sfiora a più riprese il raddoppio. A due minuti dalla fine, però, Seol Ki-hyeon pareggia approfittando di una leggerezza di Christian Panucci. Si va così ai tempi supplementari, dove l'Italia si ritrova dapprima in 10 (per via dell'espulsione ingiustamente fischiata a Francesco Totti) e, successivamente, si vede annullare il golden goal di Tommasi per una valutazione errata del segnalinee. Con le squadre pronte ai rigori, Ahn chiude la gara di testa, anticipando i difensori azzurri. Per la Corea del Sud si tratta di un'impresa storica: era dal 1966 che una squadra asiatica non accedeva ai quarti di finale di Coppa del Mondo. Anche quella volta, era stata l'Italia ad essere eliminata, mentre a passare il turno era stata l'altra Corea, quella del Nord. Nell'immaginario del pubblico, la gara verrà ricordata come la partita più deplorevole della storia del calcio per via della condotta arbitrale, platealmente a favore della Corea del Sud. Nel 2015, a seguito della maxi-inchiesta da parte del Federal Bureau of Investigation e del Dipartimento di Giustizia USA sulla corruzione nella FIFA, venne acclarato che la partita era stata condizionata a danno della nazionale italiana. L'arbitro, i guardalinee Jorge Rattalino (Argentina) e Ferenc Szekely (Ungheria), nonché il quarto uomo, l'arbitro marocchino Mohammad Guezzaz, ne pilotarono effettivamente l'andamento, con modalità che si sarebbero ripetute anche nella partita seguente dei sudcoreani con la Spagna[46]. Moreno avrebbe ancora fatto discutere, qualche anno più tardi, per aver tenuto un atteggiamento simile durante una partita di campionato ecuadoriano (dove concesse addirittura ben tredici minuti di recupero); nel 2003 fu sospeso dalla FIFA e successivamente arrestato per traffico di droga.
LA FINALE
Per Corea del Sud e Turchia, la finale di consolazione è l'occasione per festeggiare un mondiale incredibile, andato ben oltre le più rosee previsioni. A Taegu, i turchi lasciano in panchina alcuni titolari come l'interista Buruk Okan, mentre la Corea schiera la miglior squadra titolare. Dopo undici secondi, la difesa asiatica si fa sorprendere al centro da Hakan Şükür, che porta immediatamente in vantaggio la sua nazionale, col suo primo centro ai Mondiali. Nonostante l'immediato pareggio di Lee Eul-yong, i turchi trovano altri due gol prima della fine del tempo con Mansiz. Inutile la rete di Song Chong-gug nel recupero.
L'attesa finale di Yokohama mette di fronte le due squadre con il maggior numero di incontri disputati in una fase finale del mondiale; erano sette i titoli mondiali in bacheca (quattro per il Brasile e tre per la Germania). Nonostante il palmarès delle due squadre, si trattava in assoluto del primo incontro tra di esse nella storia del campionato del mondo. Völler deve fare a meno di Ballack, sostituito dall'esperto Jeremies, centrale del Bayern Monaco votato più al contenimento e quindi privo della fantasia del numero 13 tedesco. È comunque la compagine europea a iniziare meglio nel primo tempo, rischiando soltanto nel finale con la traversa su punizione di Kléberson ed un paio di occasioni per Ronaldo. Ma Ronaldo al 67' approfitta di un errore di Oliver Kahn che si lascia sfuggire un tiro rasoterra di Rivaldo, ed è lesto a mettere in rete la palla vagante. A nulla servono gli ingressi di Bierhoff e di Asamoah perché il Brasile segna ancora al 79' con una combinazione in velocità al limite dell'area conclusa con tiro secco all'angolino di Ronaldo. I brasiliani chiudono così i conti e vincono la quinta Coppa del Mondo della loro storia (record mondiale attuale); è Ronaldo a vincere la classifica cannonieri con 8 reti, superando il primato del polacco Grzegorz Lato che nel 1974 ne aveva segnate 7.
Il Brasile vinse tutte le sette partite disputate, record per i campionati del mondo, e divenne quindi la quarta squadra ad aver realizzato una striscia ininterrotta di vittorie in un mondiale. I verderoro, all'epoca unica squadra ad avere vinto un campionato mondiale fuori dal proprio continente (in Svezia nel 1958), divennero anche la prima a vincerlo in due continenti oltre il proprio; benché il primo dei due record sia stato in seguito eguagliato dalla Spagna (vittoriosa nel 2010 in Sudafrica) e dalla Germania (2014 proprio in Brasile), i sudamericani rimangono l'unica squadra ad avere vinto il campionato in tre continenti differenti, anche se al 2018 sono l'ultima formazione extraeuropea a essersi laureata campione mondiale.